RESOCONTO INCONTRO DEL 13/01/2015 PRESSO UIR
RESOCONTO INCONTRO DEL 13/01/2015 PRESSO UIR
TRA LA RSU DI ROMA ED AZIENDA ERICSSON.
In data odierna la RSU di Roma ha incontrato l’azienda presso la UIR per proseguire le verifiche iniziate a ottobre 2014 relativamente alla ricollocazione di sette persone FSO, a seguito dell’offshoring della attività Dispathching.
L’azienda ha dichiarato che detto personale è stato ricollocato come segue: due lavoratori rimangono in area FSO con attività da stabilire, tre lavorano già in BO/IT, una in Front Office TI, l’ultima in CED TI.
La RSU ha sollevato anche il problema di alcuni lavoratori dell’area CD MSS & BB lato Product Configuration, alle quali recentemente è stato tolto il lavoro per completare l’offshoring dell’attività verso local company e presso società di servizi.
L’azienda ci ha comunicato che la ricollocazione interesserà otto persone che saranno al momento così gestite: spostamento in ambito EHC, corsi di formazione che partiranno a febbraio, fase operativa da giugno 2015 per quattro lavoratori e ottobre 2015 per i rimanenti.
Siccome l’attività sarà svolta con turni di lavoro h24, la RSU ha chiesto all’azienda e ottenuto un incontro congiunto da fare nel mese di maggio, per affrontare dettagliatamente le problematiche legate al lavoro a turni.
La RSU, ha chiesto chiarimenti all’azienda rispetto alle affermazioni di alcuni line manager che parlano di nuovi piani di offshoring in Ericsson Italia.
L’azienda smentisce impegnandosi a verificare l’accaduto.
Durante l’incontro la RSU ha evidenziato le problematiche e i disagi dei lavoratori che operano all’estero: scarsa igiene degli alloggi, distanza eccessiva tra abitazione e uffici del cliente (soprattutto in quei luoghi dove deve essere garantita una maggiore sicurezza del personale), scarsa assistenza medica, gestione dei progetti affidata a personale locale che tende a non tener conto della legislazione italiana sul lavoro.
Roma 13/01/15
RSU ERICSSON
Il LAVORO CHE CONTINUA AD EMIGRARE
Il LAVORO CHE CONTINUA AD EMIGRARE
I lavoratori Ericsson italiani continuano a subire le politiche di off-shoring/outsourcing anche dopo l’accordo di Luglio 2013
Continua l’emorragia occupazionale nel campus Ericsson di Roma.
Gli annunci fatti dai line manager Tei in questi giorni, inducono la RSU a pensare che il lavoro tecnico non possa essere più fatto in Italia o più semplicemente da dipendente Ericsson. Continuano i trasferimenti di attività in altre regioni Ericsson o in aziende italiane collegate alla nostra sede.
Il lavoro non più disponibile riappare con una società esterna che contatta i nostri colleghi e gli offre proprio lo stesso lavoro che i line manager gli stanno togliendo oggi. Ovviamente e scorrettamente, nell’offerta è compreso l’incentivo all’esodo che l’azienda ha concordato con le OO.SS. nell’ultimo accordo sulla mobilità.
L’alternativa data al lavoratore è su attività che la dirigenza Ericsson ha sempre considerato di basso profilo e su cui aveva già avviato i processi di esternalizzazione, ossia attività di front-office e di call-center. A questo si aggiunge la richiesta aziendale a dare disponibilità come turnista h24 sette giorni su sette.
Questi cambiamenti in corso non sono un esempio di corrette relazioni industriali in quanto, i cambiamenti di attività in cui si stravolgono turni ed orari devono essere oggetto di esame congiunto con le OO.SS. e inoltre, per svolgere lavoro notturno bisogna sostenere una visita preventiva per l’idoneità con il Medico del lavoro (rif. lg. 81 Testo unico).
Ieri è stata richiesta dalle OO.SS Territoriali, un incontro con l’azienda per completare l’esame congiunto sui lavoratori ex Dispatching e sulla perdita occupazionale/off-shoring.
RSU ERICSSON ROMA
Roma 25 Novembre 2014
MANIFESTAZIONE NAZIONALE 25/10/2014 - LE RAGIONI PER ESSERCI SPIEGATE DA MAURIZIO LANDINI.
Siamo quasi arrivati alla data della manifestazione di sabato 25/10/2014 dove la CGIL sta chiedendo a tutta la società di mobilitarsi per la difesa e l'estensione dei diritti a tutti e per la difesa dell'occupazione.
Contro un governo che intende smantellare lo stato sociale e che usa gli slogan al posto del dialogo, le parole del Segretario Generale della Fiom-Cgil Maurizio Landini alla trasmissione di Fabio Fazio "Che tempo che fa" del 19/10/2014, che vi invitiamo ad ascoltare.
Da link sottostante il video della trasmissione con l'intervista a Landini, purtroppo con qualche secondo di pubblicità.
http://www.rai.tv/dl/RaiTV/programmi/media/ContentItem-2962f6dd-4c19-45d8-bc6d-f8b14fcc1923.html
ROMA 25 OTTOBRE 2014
MANIFESTAZIONE NAZIONALE • PIAZZA SAN GIOVANNI
CORTEI ALLE ORE 9.00 DA PIAZZA REPUBBLICA E OSTIENSE
CONCLUDE
SUSANNA CAMUSSO
RESOCONTO INCONTRO PRESSO UIR DEL 16/10/2014
RESOCONTO INCONTRO PRESSO UIR DEL 16/10/2014
Ieri, 16/10/2014 abbiamo incontrato l'azienda per discutere dei temi che vi avevamo già annunciato ossia, mobilità volontaria e geolocalizzazione.
Si è raggiunto un intendimento sulla mobilità volontaria che verrà formalizzato lunedì 21 e che prevede sostanzialmente una mobilità volontaria ed incentivata per circa 80 persone, che si chiuderà entro fine anno.
Per quanto riguarda la geolocalizzazione si sta lavorando ad un testo condiviso che includa le raccomandazioni forniteci dal Garante della Privacy. Tale discussione proseguirà Giovedì 23/10/2014.
Sarà nostra cura informarvi.
RSU ROMA ERICSSON SLC-CGIL
LETTERA AI LAVORATORI DEL SEGRETARIO NAZIONALE SLC-CGIL "MASSIMO CESTARO" - MANIFESTAZIONE 25 OTTOBRE PER DIFENDERE DIRITTI E LAVORO
"Lavoro, dignità, uguaglianza per cambiare l'Italia"
Sono queste le parole d'ordine che la CGIL porterà in Piazza a Roma il prossimo 25 ottobre.
Stiamo tutti preparando la MANIFESTAZIONE DEL 25 OTTOBRE.
Come è tradizione antica e consolidata della CGIL, tutte le nostre manifestazioni sono di protesta e di proposta. Oggi però c’è qualcosa in più per cui la risposta deve essere più larga e più forte possibile. Vi è infatti una esplicita azione, anche mediatica e su larga scala, tesa a delegittimare il nostro sindacato su uno degli aspetti per noi più sensibili: Saremmo i difensori dei “garantiti” contro i giovani e contro i precari. Anzitutto verrebbe da chiedere a tutti quegli assidui frequentatori di talk show, se qualche volta hanno avuto anche il buon gusto di volgere lo sguardo dentro le sedi dove le parti sociali hanno dovuto
affrontare gli effetti drammatici della crisi sull’occupazione e vedere lì le facce dei “garantiti” che perdevano il posto di lavoro.