VECCHI A 35 ANNI I DIPENDENTI ERICSSON.
Vi riportiamo di seguito il testo integrale di un articolo sulla Ericsson pubblicato su "Il Sole 24 Ore" del 1 luglio e riportato anche nella rassegna stampa Ericsson del 3 luglio.
Nessun commento da parte nostra ma un impegno dei nostri rappresentanti del CAE a chiarire la vicenda con la casa madre.
*** inizio articolo ***
"Il Sole 24 Ore" : Vecchi a 35 anni i dipendenti Ericsson
Si è già vecchi a 35 anni? Sì, stando a quanto asserisce la direttrice del personale della Ericsson, Marita Hellberg, che ha lanciato la proposta a tutti i dipendenti che hanno passato quell'età e che hanno più di sei anni di servizio di lasciare l'azienda. Cambia la prospettiva per i giovani vecchi della casa di Stoccolma: occorre reinventarsi un mestiere a 35 anni, visto che a detta dell'ineffabile Marita, Ericsson « ha bisogno di forze nuove » . Con quali risorse? Ericsson offre loro dalle 12 alle 18 mensilità purché si dedichino a qualcos'altro. Ma, insomma, doveva pur venire il momento in cui chi non è cresciuto all'insegna dell'Internet globale e delle play station dovesse far posto alla generazione " vaccinata" informatica. E allora sotto con i diciottenni rampanti che sanno fare tutto col computer e piazza pulita con chi non ha proprio assimilato sin dall'infanzia la mentalità telematica. Ma, d'altra parte, l'impiego in seno alla Ericsson non deve essere proprio ideale se, nel giro di pochi giorni, già duecento persone hanno accettato l'offerta. Quanto ai nuovi assunti, quale sarà il loro destino? Saranno forse considerati già vecchi a 25 anni?
F.S.A.
*** fine ***
25 E 26 GIUGNO - REFERENDUM SULLA COSTITUZIONE. IL NO DI CGIL-CISL-UIL
CGIL - CISL - UIL unitariamente si sono espressi contro la riforma costituzionale e danno indicazioni ai propri iscritti di votare NO al referendum del 25 e 26 giugno prossimo.
Il referendum popolare del 25 e 26 giugno è l'ultimo argine alla decostituzionalizzazione dell'Italia, già avviata di fatto negli ultimi cinque anni. La nuova Costituzione, che investe e sostituisce l'intera seconda parte della Costituzione vigente mediante la modifica di 53 articoli e di un centinaio di emandamenti, è intrinsecamente anticostituzionale, sia per la procedura seguita, che essendo quella dell'articolo 138 non avrebbe consentito un così radicale rifacimento sia per la sostanza, perché travolge istituti fondamentali dello Stato repubblicano. Tra gli aspetti più preoccupanti della riforma l'istituzione di un "Primo Ministro", costruita come quella di un monarca assoluto al quale verrebbero conferiti poteri oggi nemmeno in mano al presidente degli Stati Uniti. La nuova Carta sarebbe infatti una Costituzione senza costituzionalismo, perché rifacendo all'indietro un percorso di due secoli, ripristina un unico potere personale incondizionato e liquida lo stesso principio di rappresentanza. Né è a dire che resterebbero fermi i diritti e i principi consacrati nei primi articoli che non sono stati oggetto di riforma, perché se viene meno l'ordinamento che li garantisce, essi restano solo pie invocazioni e belle parole.
Di seguito forniamo documentazione per chi volesse approfondire.
- Documento unitario CGIL-CISL-UIL
- Appello del Comitato Scientifico dei promotori il Referendum
- Controdecalogo alle affermazioni di chi sostiene la riforma
ATTENZIONE, VINCE CHI VOTA! Questo è un Referendum confermativo, perché sia valido non è richiesto il raggiungimento del quorum del 50% + 1 degli aventi diritto al voto.
RSU - AZIENDA. VERBALE D'INCONTRO DEL 17/06/2006
Il 17 giugno 2006 si è svolto un ulteriore incontro con l'azienda sul tema della reperibilità. L'azienda ha anteposto una pregiudizale alla discussione sull'accordo da noi presentato, richiedendo alla RSU di escludere la possibilità di sciopero della sola reperibilità per le persone coinvolte in questi turni.
La RSU si è resa disponbile alla limitazione del diritto di sciopero, previa sottoscrizione dell'accordo sulla reperibilità sostanzialmente cosi come è stato presentato dalla RSU, senza modifiche importanti.
Inoltre la limitazione dello sciopero in regime di reperibilità deve essere destinata alle sole attività su chiamata del cliente introducendo il concetto "d'inrinviabilità" delle attività stessa.
Per le attività notturne pianificate, la RSU esclude tale limitazione di sciopero impegnandosi però a segnalare l'iniziativa di sciopero all'azienda con un preavviso minimo. Pesanti critità aziendali riconducibili a penali nei confronti dei clienti,oppurtanamente documentate, saranno valutate in apossiti incontri con la RSU.
L'Azienda a seguito della nostra apertura, ha chiesto di aggiornare l'incontro per poter fare una complessiva valutazione dei contenuti dell'intero accordo sulla reperibilità.
GRUPPO ERICSSON ITALIA - AZIONISTI, TITOLARI, QUOTE.
Vi offriamo una sintesi svolta dalla RSU di Roma Eicsson TEI e LAB, degli assetti societari del Gruppo Ericsson Italia in merito alla composizione degli azionisti, dei titolari di quote, amministratori e titolari di altre cariche.
Lo studio è stato realizzato analizzando documenti di pubblico dominio quali le visure ordinarie di società disponibili al momento presso le Camere di Commercio competenti.
Per visionare il documento fai click qui
VERBALE D'INCONTRO RSU DI ROMA - AZIENDA DEL 17/05/2006
Le RSU di Roma Ericsson TEI e LAB hanno incontrato il giorno 17/05/2006 la Direzione aziendale per discutere del rinnovo dell'accordo sulla Reperibilità.
Le RSU hanno presentato la loro proposta illustrandola all'azienda in ogni suo punto.
L'azienda non ha dato giudizi in merito, ha fatto solo qualche riflessione a proposito dell'istituto della Reperibilità in connessione al diritto di sciopero e si è riservata di risponderci in un prossimo incontro in data da concordare.
Per visionare il documento sulla reperibilità da noi presentato click qui.