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Resoconto RSU SLC-CGIL su incontri con azienda del 17 e 24 gennaio 2012

Categoria: News Ericsson TEI Creato: Lunedì, 20 Febbraio 2012 Pubblicato: Lunedì, 20 Febbraio 2012 Scritto da RSU ROMA SLC-CGIL

Resoconto incontri con azienda del 17 e 24 gennaio 2012

Nelle giornate del 17 e 24 gennaio 2012 sono stati affrontati da Ericsson Telecomunicazioni e le Segreterie Nazionali SLC, FISTel, UILCOM unitamente alle RSU i seguenti temi:

  • Trasferimenti presso le sedi Ericsson Telecomunicazioni di personale attualmente in sedi Vodafone;
  • Iniziativa corporate contro la pedo-pornografia;
  • Agibilità sindacali e Coordinamento RSU;
  • Lavoro programmato notturno;
  • Delocalizzazioni.

 

 

Dai link sottostanti:

Rispetto al comunicato delle Segreterie Nazionali aggiungiamo qualche commento e contenuto non presente nello stesso.

Delocalizzazioni
Delle delocalizzazioni di alcune attività lavorative (off-shoring) verso Cina, India, Romania e Bulgaria, l’azienda non ne ha voluto parlare negando oltre tutto il fatto. Su questo punto la RSU SLC-CGIL di Roma continuerà a sollecitare l'azienda per ottenere   una adeguato confronto.

Lavoro programmato notturno
L'accordo siglato regola gli orari di intervento, la retribuzione ed i riposi compensativi. Per le cose non scritte si fa riferimento al CCNL e alla legge.
Sarà cura delle RSU verificare la corretta attuazione dell'accordo.
L'azienda su nostra richiesta ha dichiarato pubblicamente che le persone che effettuano lavoro programmato notturno, non possono contemporaneamente essere in regime di reperibilità.

Iniziativa corporate contro la pedo-pornografia
In merito all’iniziativa corporate contro la pedo-pornografia, rispetto al comunicato delle Segreterie Nazionali, vogliamo aggiungere qualche dato e riflessione.

L’azienda, poiché impresa socialmente responsabile, ha informato i rappresentanti dei lavoratori della sua intenzione ad applicare le direttive della corporate in materia di lotta alla pedo-pornografia. L’iniziativa consiste nell'installare un tool su ogni PC aziendale ESOE, previo consenso scritto e volontario del lavoratore, al quale non verrà effettuato alcun tipo di pressione per spingerlo ad aderire. L’azienda ha spiegato che in caso di allarme generato dal suddetto tool, il quale confronta le immagini acquisite con le immagini contenute nell’archivio dell’Interpol, il dipendente sarà segnalato alle autorità competenti, previo passaggio per l’ufficio legale italiano.

La RSU SLC-CGIL di Roma intende chiarire il suo pensiero circa la pedo-pornografia, in modo tale da farlo capire bene alla Ericsson italiana e alla corporate.
Siamo contro tutti quei maledetti che si approfittano degli altri, e ancor di più lo siamo contro chi lo fa con i  bambini e con i minori.
Siamo anche contro i semplici spettatori, i curiosi della rete che vanno alla ricerca di immagini/video perversi, nelle quali ci sono minorenni; anche solamente guardare quelle immagini significa votarle e promuovere quel commercio infame.
Se sei uno di quei curiosi sei un maledetto complice anche tu.

Detto ciò, di seguito alcuni dubbi rispetto al tool e alle dichiarazioni aziendali, dubbi espressi da varie RSU Ericsson nella discussione del 24/01/2012.

  • Come si chiama il tool? Boh... Dato non pervenuto.
  • Il tool non garantisce il dipendente da intrusioni esterne. Sono PC esposti alla rete e all’aggiornamento software da remoto. Inoltre il software fa la scansione di tutte le periferiche di massa e chiunque, in qualsiasi momento, può inserire ad esempio una pennetta USB (con del materiale pedo-pornografico) nel PC di un altro.
  • Non è giusto scaricare sul dipendente una responsabilità aziendale, ossia la sicurezza del software e la legalità dei contenuti digitali presenti in una rete aziendale, sulle spalle dei dipendenti, i quali potrebbero trovarsi esposti ad una ingiustificata iniziativa giudiziaria.
  • Abbiamo evidenziato che il tool è inutile rispetto all'obbiettivo dichiarato dall'azienda, perché caso mai vi fossero in Ericsson i maledetti di cui sopra, di certo questi non aderiranno all’iniziativa. A questa obiezione scena muta dell’azienda.
  • L’azienda non cercava un confronto, ma voleva dare solo una informativa al Sindacato di quello che farà.

In conclusione, alla domanda dei lavoratori, “Bisogna installare il tool?”.
La RSU SLC-CGIL di Roma risponde che “non ci si sente in grado di consigliarlo”.

RSU ROMA SLC Ericsson Telecomunicazioni