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STAGISTI A TEMPO INDETERMINATO?... ERICSSON DOCET.

Categoria: News Ericsson TEI Creato: Lunedì, 03 Marzo 2008 Pubblicato: Domenica, 07 Dicembre 2008 Scritto da RSU Roma Ericsson

"La Repubblica" del 28 febbraio 2008 ha pubblicato alcuni dati del X Rapporto sulla condizione occupazionale dei laureati italiani stilato da AlmaLaurea, il consorzio che riunisce cinquantuno università italiane e che ha raccolto la testimonianza di 92 mila laureati.
Sul rapporto si legge: quest'anno un neolaureato si è ritrovato nella propria busta paga 1.040 euro. Una cifra che, in termini di potere di acquisto, vale il 92,9 per cento di quello che guadagnava un neolaureato del 2001. "Il 48 per cento dei "novelli dottori" si ritrova ancora a fare i conti con un tipo di lavoro dalla natura precaria".

E' proprio sul tasso di precarietà che la situazione è notevolmente peggiorata. Ancora si legge: "Dal 2000 a oggi il lavoro stabile ha subito una contrazione in termini percentuali che lo ha visto passare dal 46 per cento al .......

39 per cento, mentre il lavoro atipico ha registrato, nello stesso intervallo di tempo, un aumento di dieci punti percentuali". "Un'occupazione che è divenuta più marcatamente precaria" . "Solo dopo cinque anni dalla laurea, il 70 per cento dei laureati riesce ad ottenere un impiego stabile". Quanto alla paga, "la media è stata di poco superiore a mille euro e inferiore, in termini di potere d'acquisto, a quella del 2001". "Alla misera paga d'ingresso, si è andata sovrapponendo una carriera molto meno dinamica e quindi incapace di assicurare una crescita retributiva che compensi una partenza così fiacca".

Le opportunità della Ericsson!
Il rapporto AlmaLaurea fotografa una realtà che è, a dir poco, triste.
Se poi analizziamo la nostra realtà aziendale troviamo la conferma, in pejus, dei dati suesposti.
Come accade ormai in molte aziende, anche in Ericsson è sempre più diffuso l'utilizzo dell'istituto dello stage, o tirocinio di orientamento al lavoro. Si tratta di un periodo di formazione "sul campo", durante il quale i partecipanti vengono accompagnati, nel loro percorso, da un "tutor aziendale" e che offre ai giovani neolaureati l'occasione per un primo approccio con il mondo del lavoro, in vista di future scelte occupazionali, ed ai laureandi, la possibilità di redigere la tesi in un'ottica anche e soprattutto pratica oltre che teorica.
Non avremmo nulla da obiettare se non fosse per il fatto che dietro tutto questo si svolgono le solite "pratiche precarizzanti" messe in atto con sempre maggior frequenza dalle aziende.
In Ericsson è previsto un periodo di stage di 6 mesi nel corso del quale gli "stagisti" ricevono un "rimborso spese" di 500 euro mensili e la possibilità di utilizzare la mensa aziendale.
Durante tale periodo si svolgono, con cadenza settimanale, delle riunioni, nelle quali, oltre a venire "trasmessa" la discutibile filosofia neo-hobbesiana della competizione a tutti i costi, viene anche prospettata una possibile futura assunzione.
Il passo successivo ai primi sei mesi è la proposta, formulata dai responsabili agli stagisti, di un prolungamento di ulteriori sei mesi del periodo di stage ed un rimborso spese che sale a 700 euro al mese. Tale proposta viene condita da un ulteriore elemento che ci rende perplessi: "l'opportunità", come furbescamente la chiamano lor signori, di andare in trasferta all'estero. Ci viene da pensare che l'azienda, a corto di personale disposto a sacrificarsi in lunghi viaggi ben poco remunerativi (vedi l'attuale normativa sulle trasferte estere), riponga le proprie speranze su dei giovani ammaliati da un futuro a "tempo indeterminato".
Ma non è finita. Per coloro che, disponibili a cogliere "l'opportunità" di lunghi e più o meno rischiosi viaggi, emergeranno a forza di gomitate dalla massa, la grande promessa: ulteriori 18 mesi di contratto a tempo determinato.
Se questi giochetti non hanno il vago sapore di "precario mal pagato", allora davvero non sappiamo come altro definirli.
Ai nostri lettori "l'ardua sentenza".