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FLESSIBILITÀ, SPAZI APERTI, SCRIVANIE CALDE ED ALTRE AMENITÀ.

Categoria: News Ericsson TEI Creato: Giovedì, 21 Febbraio 2008 Pubblicato: Domenica, 07 Dicembre 2008 Scritto da RSU Roma Ericsson

"Flexibility" !!! E' il grido di battaglia: la parola d'ordine con la quale si aprono ormai tutti gli all staff meeting. E' una sorta di bombardamento mediatico. E' la corsa a convincere i lavoratori che "Open space" è meglio; che "Hot desk" è figo; che "Telelavoro" è conveniente.
Le bugie ripetute all'infinito, fino alla noia, finiscono per diventare verità. Non sappiamo se chi riceve il mandato di propinarle sia convinto di quello che dice, in ogni caso a noi piace leggerle ed interpretarle cogliendone il significato profondo.
Quando parlano di "flessibilità" ci vengono in mente una serie di ...

considerazioni. Qualcuno dirà che noi delegati pensiamo sempre male, ma come diceva un noto politico "a pensar male si fa peccato, ma si indovina sempre!".
"Flessibilità" fa il paio con un'altra parola di moda negli ultimi tempi: "precariato".
Che la via al successo abbia come parola chiave la flessibilità, vuol dire, per noi che pensiamo male, successo per l'azienda ed instabilità e insicurezza per il lavoratore.
Non è un caso che Ericsson voglia applicare il contratto nazionale di lavoro delle telecomunicazioni, il quale prevede il possibile utilizzo di tutte quelle figure contrattuali precarie e sottopagate di cui si servono le imprese come meri strumenti di risparmio sul costo del lavoro, ma sempre più spesso rivelatisi strumenti di crescita del precariato.
"Flexibility" potrebbe voler significare anche molto altro. Sempre tornando al contratto delle telecomunicazioni, proprio lì troviamo l'esaltazione massima della flessibilità dell'orario di lavoro. Orari spezzati e continuati; plurisettimanali e multiperiodali, senza alcun diritto, da parte dei lavoratori, di percepire il giusto compenso per il lavoro straordinario. Anche la distribuzione a pioggia dei cellulari, o l'assegnazione a tutti dei laptop fanno parte di un complessivo disegno volto ad inculcare il concetto di flessibilità della prestazione lavorativa (mobile working). Saremo sempre rintracciabili e "connettibili". Abbiamo volutamente omesso la parola "reperibilità". Quest'ultima ha un costo per l'azienda ed ha lo svantaggio di dover essere contrattata con le Organizzazioni Sindacali.
Hot desk (scrivania calda). Un altro pezzo di filosofia flessibile che ha come fine l'ottimizzazione degli spazi (aperti!) disponibili. Nell'ottica dell'abbattimento dei costi, si abbattono le barriere, cadono i muri ed al loro posto sorgono enormi hangar arredati con file infinite di scrivanie spersonalizzate in cui il diritto alla privacy del dipendente non esiste più. Guai ad arrivare tardi al lavoro la mattina: vi potreste ritrovare ad occupare una scrivania diversa da quella su cui stavate lavorando il giorno prima oppure, nei casi più gravi, rimanere in piedi. In B31 già si lavora gomito a gomito: l'essenza stessa del team working. Se sono questi i presupposti, sarà difficile per l'azienda realizzare il proposito di "ispirare" i lavoratori. Il risultato probabile sarà una maggiore alienazione nel lavoro, il timore crescente di essere continuamente sotto controllo e tanto altro ancora.