Avvisiamo i visitatori che il nostro sito utilizza solo cookies tecnici.

JoomlaTemplates.me by iPage Reviews

QUALE FUTURO PER I LAVORATORI DEL CAMPUS DI ROMA?

Categoria: News Ericsson TEI Creato: Giovedì, 07 Marzo 2013 Pubblicato: Giovedì, 07 Marzo 2013 Scritto da RSU Roma Ericsson

La nostra azienda si è specializzata negli anni nel favorire le fuoriuscite dei dipendenti dal processo lavorativo, una volta lo faceva per svecchiamento con qualche assunzione di giovani, oggi solo per ridurre i costi aziendali diretti, licenziando il personale.
Negli anni Ericsson si è organizzata  nel cedere attività specifiche a società di servizi le quali forniscono lavoratori preselezionati da Ericsson, che svolgono la stessa attività dei dipendenti che sempre di più restano senza lavoro.
Queste società di servizi non hanno una completa autonomia  funzionale ma la loro fornitura di manodopera viene gestita da Ericsson in maniera diretta.

Negli ultimi anni le perdite di attività sono state molteplici: •    la chiusura a Roma di R&D ( Ricerca e Sviluppo) che interessò circa 300 lavoratori di cui una parte ricollocata in altri sedi tra cui Genova e Milano, l’altra costretta ad accettare l’incentivo per andare via..
•    Sette mobilità, di cui l’ultima non firmata dalle organizzazioni sindacali, con circa un migliaio di licenziamenti.
•    Off-shoring del supporto verso Romania, Cina ed India, partito con un 25% delle attività italiane che ha  raggiunto in tre anni il 100%. Da quest’anno il 25% di tali attività sono ritornate in Italia per necessità operative.

Rispetto all’ultimo punto, purtroppo quel 25% rimasto in Italia, viene oggi appaltato all’esterno. Per mezzo degli incentivi previsti dalla procedura di mobilità Ericsson ha favorito la fuoriuscita di un dozzina di dipendenti verso queste società di servizi che, oltre al lavoro, portano via anche le professionalità di riferimento, personale dichiarato incedibile in altre occasioni.
Siccome questi lavoratori andranno a percepire lo steso stipendio di prima sempre con un contratto  a tempo indeterminato, ci domandiamo quale possa essere per Ericsson il vantaggio economico di questo.  
Le attività interessate oggi sono  quella del CORE-SWITCHING (GSM e Rete Fissa) in appalto (ad Aletea) ma a seguire la stessa sorte potrà interessare anche la parte a PACCHETTO (Gprs).

Le riduzioni stanno avvenendo in tutti i reparti e le prospettive di vedere il Campus di Roma come la sede principale per occupazione, si assottiglia sempre di più.
Le scelte dell’azienda si sono fatte sempre  più difficili da interpretare.

A fronte di tutto questo, la RSU esprime la massima preoccupazione per il futuro dei lavoratori ed intende richiedere all’azienda, per l’ennesima volta, un incontro di merito.
Ci auguriamo che questa volta l’azienda non si sottragga al dovere del confronto.

RSU ROMA ERICSSON