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TLC: SINDACATI, ESITO NEGATIVO TRATTATIVA CCNL TLC

Categoria: News Ericsson TEI Creato: Lunedì, 17 Dicembre 2012 Pubblicato: Lunedì, 17 Dicembre 2012 Scritto da RSU Roma Ericsson
COMUNICATO STAMPA UNITARIO DEI
SEGRETARI GENERALI SLC CGIL, FISTEL CISL, UILCOM UIL
"Dopo un anno, ancora senza contratto i lavoratori del settore delle Telecomunicazioni. La trattativa, che è cominciata giovedì mattina, dopo 60 ore ininterrotte si è conclusa sabato notte senza accordo." Così dichiarano in una nota congiunta i segretari generali, Slc Cgil, Fistel Cisl, Uilcom Uil, Massimo Cestaro, Vito Vitale e Bruno Di Cola.
"I temi che hanno impedito la prosecuzione del confronto sono, ancora una volta, quelli relativi alle cosiddette "clausole sociali" e alla estensione del ccnl TLC nel mondo degli appalti e subappalti largamente presenti nel settore. Ciò che è apparso davvero incredibile è stata la richiesta di Asstel (l'Associazione Datoriale del settore) di introdurre forme flessibili del lavoro e una sensibile contrazione dei costi contrattuali in particolare nel mondo dei call center, al fine di renderli più "competitivi" e poi, a fronte di una disponibilità sindacale in quella direzione, opporre un netto rifiuto affinché quello stesso contratto potesse trovare applicazione proprio nel sistema dei loro call center in appalto."
"In realtà - proseguono i sindacalisti - la sensazione è stata quella di un uso del tutto strumentale, da parte dei grandi committenti, utilizzando la parte più debole del settore, al fine di ottenere sconti per sè stessi e, al tempo stesso, mantenere la giungla e il ricatto occupazionale nella fascia meno protetta della loro filiera. Anteporre l'adozione di un generico "codice etico" alla più concreta e normale applicazione del contratto di lavoro è sembrata niente più che una buona intenzione, di fatto priva di qualsiasi efficacia."
"Occorre ricordare che su questi temi, i lavoratori hanno già speso due giornate intere di sciopero con una grande manifestazione a Roma il 19 ottobre. E occorre ricordare che, sempre più frequentemente, sulle pagine dei giornali compaiono notizie sconcertanti circa l'infiltrazione della criminalità organizzata proprio nel mondo dei call center. Non vi è dubbio che ogni generalizzazione in questo senso sarebbe sbagliata, fuorviante e non rispettosa dell'Associazione datoriale, ma è altrettanto evidente che certi segnali di allarme non possono in alcun modo essere sottovalutati. L'unico vero "codice etico" per il mondo del lavoro è il Contratto. Se ne convincano le Imprese."
"Per queste ragioni le segreterie nazionali del settore - Slc Cgil, Fistel Cisl e Uilcom Uil - hanno ritenuto, in un clima davvero unitario, di non dover approfondire nemmeno la parte economica del contratto, di non proseguire la trattativa e, soprattutto, di attivarsi già da lunedì prossimo per chiedere al Ministero del Lavoro la convocazione delle parti auspicando che il Governo chieda il massimo di responsabilità alle aziende di un settore così strategico per il sistema Paese."
"Non è pensabile - concludono Cestaro, Vitale e Di Cola - che importanti aziende di Telecomunicazioni possano candidarsi alla gestione di quel grande processo di innovazione che si chiama "agenda digitale" e che, al tempo stesso, le stesse aziende abbiano dentro il loro perimetro di influenza aree di lavoro non regolato dal contratto che esse stesse sottoscrivono. Naturalmente, nelle prossime ore, saranno attivate anche iniziative di coinvolgimento dei lavoratori e di mobilitazione della categoria."