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COMUNICATO SU RINNOVO CCNL

Categoria: News Ericsson TEI Creato: Lunedì, 25 Giugno 2012 Pubblicato: Lunedì, 25 Giugno 2012 Scritto da Administrator

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COMUNICATO SU CCNL

La UGL Telecomunicazioni considera inaccettabile l’atteggiamento assunto da ASSTEL che nei fatti accentuerà il conflitto in tutte le Aziende, senza distinzioni, in quanto portavoce di tutta la filiera.

Negli incontri precedenti appariva già chiara la volontà di non operare una trattativa equa ed aperta perché la strategia era incentrata sul massimo ribasso possibile lasciando scorrere lentamente i mesi successivi senza produrre niente di concreto.

I punti cardine della nostra Piattaforma in merito alle delocalizzazioni e le garanzie sugli appalti e cessioni di ramo d’azienda rappresentano aspetti fondamentali di responsabilità sociale e di natura economica, che esprimono istanze evidentemente preoccupanti e pericolose per chi vuole continuare a considerare i lavoratori delle semplici merci e non delle autentiche risorse umane.

La crisi economica è diventata l’alibi del momento, e pensare di far ricadere tutto sui lavoratori risulta tesi in perfetta sintonia con il Governo attuale.

E’ evidente una strategia della controparte datoriale tesa a puntare ad una ulteriore flessibilizzazione del settore dei call center, che è uno dei settori cardine della filiera; questo rappresenterebbe un inaccettabile indebolimento per tutti i lavoratori dei customer, già sottoposti alle pressioni e ai rischi che spesso derivano dai grandi committenti pubblici e privati e che si concretizzano nella continua e inarrestabile corsa al ribasso, che non tiene in considerazione il reale costo del lavoro.

Come UGL Telecomunicazioni non possiamo che prendere atto dell’indisponibilità a trattare i vari punti della piattaforma di rinnovo.

Questo rappresenta un fatto gravissimo che si aggiunge al grande ritardo della partenza della trattativa che penalizza e continua a penalizzare la parte contraente più debole, i lavoratori.

Non possiamo esimerci dal chiedere un aumento economico dignitoso per i lavoratori e le loro famiglie, ma anche su questa richiesta ASSTEL ha posto un fermo diniego.

Viviamo in un periodo che potremmo definire di “stagflazione”, un termine che sta ad indicare una economia a metà tra l’inflazione e la stagnazione; durante un periodo di crisi, i prezzi invece di scendere salgono, creando così inflazione e smentendo la regola numero uno dell’economia secondo la quale quando la domanda (di merci e servizi) sale, i prezzi salgono e quando la domanda scende i prezzi scendono.

Invitiamo le Aziende associate a riflettere sulla loro decisione di penalizzare, oltre la crisi, i loro dipendenti e le loro famiglie.

La UGL Telecomunicazioni non si è mai sottratta al dialogo né ad azioni di lotta a tutela dei lavoratori, in ogni sua forma.

Per questo riteniamo che la coesione di tutte le forze sindacali sia l’unica risposta possibile per arginare la volontà di ASSTEL di infliggere ai lavoratori l’ennesima “stangata”.

Risulta certamente non facile la decisione di mobilitare l’intero settore ma la posta in gioco è alta.

Sapevamo da quando avevamo presentato nel giugno del 2011 la nostra piattaforma che questa si ergeva a spartiacque di un’epoca.

Gare di appalto al ribasso, delocalizzazioni e cessioni di ramo d’azienda senza garanzie, da tempo accettate e da noi impugnate, devono essere riviste.

Se non poniamo un freno a questi meccanismi crediamo non si ponga il problema di un CCNL delle Telecomunicazioni perché mancherebbero all’appello chi dovremmo rappresentare, i lavoratori.

Roma, 25 giugno 2012 la Segreteria Nazionale