CHIUSURE COLLETTIVE - Montagna e Mare a ferragosto son care, v'assorbo pure l’aumento contrattuale.
C O M U N I C A T O R S U E R I C S S O N R O M A
“CHIUSURE COLLETTIVE”
Montagna e Mare a ferragosto son care, v'assorbo pure l’aumento contrattuale.
Rispetto alla e-mail di HR Italy del 21 aprile scorso, sul tema delle chiusure collettive, e-mail che riguardava i dipendenti italiani di Ericsson e che ovviamente è stata mandata con la solita comunicazione nell’immancabile “Inglese americano”, la RSU Ericsson Roma comunica che:
All’inizio dell’anno in uno degli incontri svolti presso l’Unione degli Industriali di Roma, l’azienda ha proposto alle OO SS Nazionali e alle RSU, di sottoscrivere un Accordo sulle chiusure collettive, cosi come discliplinato dal comma 1 art. 31 del CCNL delle Telecomunicazioni.
L’azienda ha “proposto”:
Alcuni ponti durante l’anno, una settimana a Natale e due settimane di chiusura collettiva nel periodo estivo (dal 08 al 21 agosto).
Detto “Esame congiunto” che l’azienda è tenuta a fare con le Organizzazioni Sindacali si è concluso con un mancato accordo in quanto, non è stata infatti accolta la proposta fatta all’azienda dalle OO SS, proposta scaturita dopo una approfondita discussione tra le RSU, in sintesi:
Una sola settimana di chiusura collettiva nella settimana in cui ricade il ferragosto, una settimana per le vacanze natalizie e rispetto alla proposta dell’azienda alcuni ponti aggiuntivi anche per venire incontro all’esigenza di ridurre il monte ore di Ferie/permessi.
L’azienda oramai da tempo è abituata a rifiutare il dialogo con il Sindacato e ha non accettato la nostra controproposta, o si firma quello che lei chiede oppure non se ne fa nulla, di norma però NOI siamo abituati a trattare i temi e nello specifico il piano di chiusure collettive entrando nel merito e facendo le nostre proposte. Dimostrazione sono gli accordi che faticosamente siamo riusciti a sottoscrivere dopo mesi e mesi di trattativa.
L’atteggiamento rigido e impositivo dell’azienda con le Organizzazioni Sindacali si traduce nel mancato rispetto di chi noi rappresentiamo ....... i lavoratori.
Fermo restando la possibilità dell’azienda di indicare ai lavoratori un periodo collettivo di chiusura, anche senza accordo sindacale (art. 1 CCNL) questa RSU ribadisce nuovamente l’esigenza di capire quali sono quei dipartimenti che non sono soggetti alle chiusure, quali le reperibilità sono da mantenere anche in questi periodi, evitando quindi la possibilità di fraintendimenti da parte delle linee aziendali, che a volte tendono a “personalizzate” le direttetive aziendali.
Inoltre, rispetto alla pianificazione che l’azienda ha chiesto di fare a tutti i lavoratori per il 2011, dovrà essere “una pianificazione indicativa e non impegnativa” che possa essere suscettibile anche di aggiustamenti da parte dei lavoratori. Se L’obiettivo comune è quello che i lavoratori abbiano il giusto periodo di riposo psico-fisico, da parte dell’azienda ci deve essere anche una certa comprensione e flessibilità, anche se questa volta l’azienda non ha voluto trovare un accordo.
A valle della chiusura collettiva nel periodo piu’ costoso dell’ anno, anche l’ ultima tranche dell’ aumento contrattuale sarà assorbito facendosi beffa dei lavoratori.
RSU Ericsson di Roma