RICERCA E SVILUPPO ERICSSON - IL PASSATO E' SU ROMA.
Dal 3 novembre è effettiva la chiusura del sito Ericsson di Roma per le attività di Ricerca e Sviluppo (R&D). I lavoratori Marconi (oggi TEI) impegnati nelle attività suddette vengono vengono in maniera coatta trasferiti nelle altre sedi Ericsson di Genova, Milano, Pisa e Pagani.
La straordinaria lotta sostenuta nei passati mesi dai lavoratori interessati nel tentativo di mantenere la ricerca e sviluppo a Roma, sebbene abbia interessato fortemente le università del territorio ed abbia avuto un discreto riscontro da parte dei media, non è riuscita però a scalfire né l'apatia del governo da anni latitante negli indirizzi di politica industriale, né la scelta di Ericsson di chiudere il sito di Roma.
Le iniziative dei nostri colleghi ex Marconi comunque non sono state inutili. La Ericsson infatti è dovuta tornare indietro su uno scorporo di ramo d'azienda che aveva formalmente annunciato e che riguardava l'esternalizzazione in una società X, di un centinaio di lavoratori della R&D. I lavoratori Marconi hanno saputo dimostrare che il trasferimento di ramo d'azienda sarebbe avvenuto senza lavoro e quindi senza futuro per i lavoratori, i quali sarebbero divenuti in breve tempo un peso per le possibili aziende acquirenti.
Rimane purtroppo la nota dolente del trasferimento delle persone che è stato però accompagnato da un accordo sindacale che tenta di sostenere le spese di primo trasferimento dei lavoratori e di tutelare alcuni casi particolari. Al posto del trasferimento era stato suggerito all'azienda anche la possibilità di far lavorare le persone in telelavoro perché diverse attività, come ci riferiscono i lavoratori delle altre sedi, se ben organizzate permettono detta modalità di lavorativa. L'azienda ha risposto negativamente anche a questo.
La storia che negli ultimi mesi ha interessato il gruppo R&D di Roma è abbastanza lunga e rimandiamo chi fosse interessato, alla lettura del blog Marconi http://eran300.blogspot.com. A noi della RSU di Roma nel salutare i nostri colleghi, preme di non lasciare che il loro trasferimento avvenga, come potrebbe augurarsi qualcuno, nella totale indifferenza.
RSU di Roma Ericsson Telecomunicazioni